Scouting the park before the hash
Hashing in the park
http://pgh-hash.blogspot.com/2008/12/villa-ada-hash.html
Rome hashers,
it was a shitty pleasure to hare in my home city of a quarter of a century ago in my earlier life, nice to see that five adventurous souls made it to piazza ungheria to do a Sherpes Trail, that in pittsburgh means something.
I originally thought of purchasing 10 kg of flour, but Silvia shouted to me No! No! explaining that that was way TOO MUCH. So i settled for 8 kg, and ended up only using 4 kg.
Trail was in the shiggy part of villa ada, lots of caves and other underground dwellings, formerly used by extra communitary until march of 2008, but now no longer there, thanks to the police dogs of alemanno.
knew the locations since in march 2008, did a orienteering event in villa ada, and used their 1:5000 map which also marked on the map the exact locations of the caves. so in march went to find those caves and found that many of them had people living in them.
when i went scouting yesterday, found that none of the dwellings had people in them. alemanno kept his promise.
Lots of challenging obstacles: cliffs, bamboo forests, downed trees.
the best notable event was that Hash Dog Ambra (by dog owner Just Margherita) was half-way on the cliff, and then, suddenly started sliding downward on the muddy slope, and started whining. It took about a minute before Gravity God prevailed, and the dog came sliding downwards towards its owner Margherita, that calmed the dog Vieni Qui Ambra... but knowing well too well that she was next in climbing that cliff ("if the dog can't do it, how am I going to do it?")
other notable events. at hash start, a traffic accident right at piazza ungheria, just meters from hash start. a scooter crashed against a car. the hare (me), on returing from trail marking and seeing the blue flashing lights and emergency personnel, thought that it was another case of What Is This White Powder On The Sidewalk Lets Call The Army, and took a detour and avoided a direct approach to his fellow hashers at Hash Start.
Ironman missed the first beer stop because he blew a nearby false, and took a trail with no marks for 300 meters and found marks of the second leg (from beer stop 1 to beer stop 2), but eventually Technology On Trail aka cellphone connected Just Margherita with Ironman and the four hashers that were on the first beer stop eventually reconnected with Ironman on his futile attempt to try to do the entire trail on his own.
Yes, there were cases of dog walkers that erased false and check marks, unfortunately they do not know that there is a Hash In Progress, but nonetheless, it went without a hitch.
Circle was performed next to a playground in via panama, but unfortunately there were no minors present for the pedophiles in us to prey on. The two virgins got to do downdowns, dog owner of Hash Dog Ambra got to do downdowns for acrobatic cliff climbing abilities of the dog, Ironman for missing the first beer stop.
I leave in a few hours, it was a shit pleasure taking you all for a shiggy ride in the wild side of this city park. see you soon.
--
the Patto Per Roma legalese masterpiece starts with these three sections:
considerato che
preso atto che
si conviene che
what a coincidence... the day after the hash, a leading Rome newspaper has an article on a cleanup operation in Valle Aurelia...
Poliziotti e parà sgombrano le favelas
Fuori è ancora buio. Gli uomini della task force diretti dal responsabile dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico Raffaele Clemente e coordinati sul posto dal vicequestore Filiberto Mastropasqua si preparano a entrare in azione.
Il briefing quotidiano, che si tiene nella sede di «Roma Natura», l'ente regionale per la gestione delle aree verdi protette nel territorio comunale, è appena finito. Oltre agli agenti di Polizia e della Forestale, ci sono i militari della Folgore di Livorno, i vigili del Nucleo decoro urbano, gli addetti dell'Ama. Ognuno ha un suo compito specifico. Tutti hanno lo stesso obiettivo: far capire al popolo dei cartoni che l'aria è cambiata, che l'abusivismo non sarà più tollerato, che se ne devono andare e, soprattutto, che non devono tornare.
Sono le sette quando il gruppo si muove, destinazione Parco del Pineto. Il XVIII Municipio ha segnalato alcuni insediamenti sulla collinetta erbosa che sale da via di Valle Aurelia. È uno dei tanti interventi della pattuglia mista, che si occupa solo di mini-favelas. Da agosto sono stati identificati 900 senzatetto, 250 avviati per una verifica dell'identità all'ufficio immigrazione, dieci arrestati per reati vari, nella maggior parte dei casi furti, scippi, borseggi e ricettazione. Studi mirati hanno indicato che c'è una corripondenza fra il micro-crimine e i micro-campi di disperati. Teoria confermata dalla realtà, perché dopo gli sgomberi i reati sono calati di almeno il 30%.
L'operazione, che si svolge nell'ambito del «Patto per Roma», si concluderà tra dieci giorni.
La task force ha praticamente passato al setaccio l'intera capitale, comprese le sponde dei suoi due fiumi, l'Aniene e il Tevere, rifugio storico degli emarginati approdati nella metropoli grazie al tam-tam che dice Venite, Roma per noi è una città aperta. Il metodo «terra bruciata» è semplice ed efficace: una volta identificati, gli abusivi vengono fatti allontanare, le baracche abbattute dalle ruspe, le tende smantellate. Poi, per settimane, l'area viene controllata due volte al giorno per impedire che gli inquilini indesiderati tornino sui loro passi. Uno scopo secondario, ma non meno importante, è spezzare il legame delinquenziale fra ladruncoli e sfaciacarrozze o gestori di siti per lo smaltimento di rifiuti edili dove spesso vengono smerciati rame e altri materiali rubati.
Il corteo di auto si ferma davanti alla fornace di Valle Aurelia, zona Monte Ciocci. I paracadutisti e i poliziotti si inerpicano su per il colle. Sanno dove andare. Se non fosse così, sarebbe difficile trovare le case di legno e lamiera costruite con perizia dove la vegetazione è più fitta. Il primo a cadere nella rete è Stefan. Ha 54 anni e ne dimostra settanta. «Sto in Italia dal '95, vengo dalla Romania e faccio il muratore - spiega - Stavo dall'altra parte della collina, poi è andato tutto a fuoco e sono venuto qui. Mangio alla Caritas. Ma dormire lì non mi va, troppe persone strane che non stanno bene con la testa e danno fastidio. Da quanto tempo vivo in questa zona? Due anni. Dove ho preso il materiale per la casa? Nei cassonetti». Stefan non ha documenti e viene accompagnato in Questura per i controlli di rito.
Le baracche sono relativamente ben arredate e sorgono sempre vicino a stazioni della metro o alle fermate dell'autobus. In quella di Stefan ci sono un letto, un improvvisato barbecue, uno specchio spezzato appeso alla parete e numerosi cartoni di vinaccio spaccafegato. Il blitz prosegue. Più avanti le baracche sono due. Ci abitano in tre: i coniugi Monika e Marinel (lei ha 37 anni, lui 42) e Ioan, il loro «vicino» trentenne. Anche loro sono romeni e anche loro raccontano che si sono trasferiti qui dopo l'incendio scoppiato sull'altro versante della collina.
«Facciamo traslochi in nero per 50 euro al giorno e, d'estate, lavoriamo in campagna», dicono. Marinel e la moglie sono in città da tre settimane, Ioan dice di essere arrivato in Italia sei mesi fa. «In Romania non c'è lavoro e dobbiamo venire qui per non morire di fame», si difende Marinel, che chiede se può usufruire dell'asilo politico. Accanto alle due casupole hanno costruito anche un rudimentale wc con base in legno. Ovviamente non c'è scarico e gli escrementi restano lì sul fondo chissà per quanto, emanando un puzzo nauseabondo. «Non abbiamo i soldi per pagare l'affitto di un appartamento, per questo viviamo così - spiegano i tre - Dove andremo ora? Non lo sappiamo». Anche Monika, Marinel e Ioan finiscono a San Vitale. Mentre li portano via, una signora del quartiere passa e saluta i soldati della Folgore: «Bravi ragazzi! Fa piacere ogni tanto vedere la squadra...».
I «ragazzi» ringraziano e premono di nuovo sull'acceleratore. È quasi mezzogiorno ormai. L'ultima tappa è su via Pineta Sacchetti. Fra la strada e il parco sono state segnalate due tende. Dentro, però, non c'è nessuno. Gli «igloo» di tela vengono smontati e il personale dell'Ama li porta via. Quando torneranno, gli occupanti non troveranno che erba e fango. «In un certo senso ricordano i nostri emigranti e fanno pena - commenta un militare - Ma quando li troviamo con i bambini piccoli ci sale il sangue in testa. E poi non possono vivere così, come bestie. È nel loro stesso interesse». Senza contare che alcuni di questi poveracci rappresentano un pericolo.
Anche Nicolaus Mailat, infatti, era uno dei tanti straccioni che ingrossano le fila dell'esercito di emarginati. Fino a quando, una sera piovosa di ottobre, ha incontrato una donna che tornava a casa e ha cercato di rapinarla. Lei ha resistito, lui l'ha massacrata di botte. Si chiamava Giovanna Reggiani.
Villa Ada was cleaned up in November 22, 2008, as this article describes:
E' iniziata questa mattina l'operazione di bonifica e pulizia all'interno di Villa Ada a Roma. L'intervento, coordinato dall'assessore comunale alle Politiche ambientali, Fabio De Lillo, durerà quattro giorni e vedrà coinvolti congiuntamente la polizia ambientale, la squadra del decoro urbano dell'Ama, il servizio giardini del comune di Roma, l'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Roma, il II gruppo della polizia Municipale ed il corpo forestale dello Stato.
La task force provvederà alla pulizia, al decespugliamento e alla messa in sicurezza di molte zone della villa. L'intervento è partito questa mattina da Parco Rabin e proseguirà nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì all'interno di Villa Ada dove, durante i sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane, è stata ritrovata una enorme quantità di rifiuti abbandonati tra la boscaglia. Motorini, materassi, pneumatici, televisori, borse: una sorta di discarica a cielo aperto nascosta, ormai da anni, nel cuore della città, in una delle ville storiche della capitale.
"Si tratta di una grande operazione di bonifica resa ancora più difficoltosa dalla conformazione della villa. In alcuni punti, infatti, è praticamente impossibile portare i macchinari adeguati e gli operatori dovranno procedere a mano nelle operazioni di pulizia - spiega l'assessore alle Politiche ambientali, Fabio De Lillo, che ha assistito all'intervento - Questa imponente bonifica segue in pieno le linee guida tracciate dal sindaco Alemanno fin dall'inizio del suo mandato: sicurezza come priorità assoluta, rispetto delle regole, rigore per chi vive nell'illegalità e massima attenzione per il decoro urbano. Nei prossimi giorni verrà rimosso un quantitativo spaventoso di rifiuti che si sono accumulati in una delle ville più belle della città, colpevolmente abbandonata da troppi anni. Lo testimoniano le numerose baracche che abbiamo trovato nascoste nella boscaglia".
Other related activities about finding "stuff" in the shiggy:
Geocaching:
Noon Boom geocache in the Gianicolo
Le Giostre di Gastone in Villa Sciarra
Fistful of Steps in Trastevere
Monte Mario steep slopes (this one is challenging)
Orienteering, a scavenger hunt using topographic map and compass
urban club
serious club
a bunch of nuclear physics researchers in the north-west countryside of Rome
Giorgio Portinari is a "divulgatore" of the orienteering sport in Rome, and has created Mountain Bike Orienteering events in Villa Ada.
Stony ground
Northern-most cave, 3 meters high, West side
Tunnel, 4 meters high, West edge
Ruin
Building, eastern side
Bridge, under
Purchased 8 kg of flour in preparation for the event.
Tuesday, December 16, 2008
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment